Consigli pratici per tutti coloro che nutrano il desiderio di tornare al volante. Ecco come procedere.

Si tratta di quelle cose che non pensi mai che possano capitare a te, finché non succedono.
Un incidente, un infortunio, una malattia e ti ritrovi a dover fare i conti con una quotidianità nuova, da reinventare.
La vita lavorativa, quella sociale e quella familiare cambiano anche nei piccoli gesti di ogni giorno.
Il corpo tenta istintivamente di adattarsi alla nuova condizione fisica e la mente, tra alti e bassi, prova a superare i momenti di sconforto proprio ricercando, anche nei gesti quotidiani, un ritorno alla normalità .

La bella notizia è che questo ritorno alla normalità, per molti versi anche grazie all’innovazione, è sempre più possibile.

Sono tantissimi, oggi, i disabili che hanno riacquistato la loro autonomia negli spostamenti e di conseguenza una vita indipendente.
Ecco allora una breve guida pratica per tutti coloro che, interessati da disabilità, nutrano il desiderio di tornare al volante.

La patente speciale

Al disabile che voglia guidare un autoveicolo verrà rilasciata una patente (A, B, C o D) speciale.
Per ottenerla, anzi (ancor prima) per capire se è possibile ottenerla, bisognerà sottoporsi a una visita di idoneità presso la Commissione Medica Locale. Ne esiste almeno una per provincia, anche se, nelle grandi città (Milano, Roma, e altre) è facile che vi siano più Commissioni ripartite e gestite dalle ASL.
Una volta effettuate le valutazioni previste dal Codice della Strada (Art. 321 e seguenti), la Commissione stabilirà se e per quanto rilasciare la patente speciale.

Se la visita è andata bene, verrà rilasciata la documentazione che indica gli adattamenti da apportare all’auto.
A questo punto non resta che rivolgersi ad una scuola guida dotata di auto adattata, che provvederà all’istruzione teorica e pratica ed a tutti gli adempimenti burocratici in vista degli esami.
Se la visita è andata male, ovvero la Commissione non ha rilasciato l’idoneità o comunque ha stabilito degli adattamenti che il disabile ritiene inappropriati, quest’ultimo può:

  • fare ricorso al Tar (entro 60 giorni dalla data della notifica del provvedimento)
  • fare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (entro 120 giorni dalla data della notifica del provvedimento) 
  • sottoporsi (a sua richiesta e a sue spese) a nuova visita medica

Adattamento dell’auto

Una volta ottenuta la patente speciale, è necessario provvedere all’adattamento del veicolo secondo quanto stabilito dal certificato di idoneità (modifiche ai comandi di guida, sistemazione interna, carrozzeria, ecc…).

Si può procedere:

  • richiedendo la modifica della propria auto. Bisogna rivolgersi ad un’officina autorizzata, la quale, provvederà a modificare la macchina seguendo le prescrizioni della Commissione Medica.
    Gli adattamenti dovranno poi essere sottoposti a collaudo presso l’Ufficio Motorizzazione Civile competente per la stessa provincia dell’officina.
  • acquistando un’auto già munita di tutte le personalizzazioni richieste.
    Se si tratta di auto nuova, sarà la stessa concessionaria che, prima dell’immatricolazione del veicolo, curerà anche la fase del collaudo.
    Se si tratta di auto usata, è necessario rivolgersi direttamente a una delle officine che possono installare dispositivi di adattamento approvati, la quale si occuperà anche della relativa procedura di collaudo.

Per maggiori informazioni sui centri EuroCar Point che offrono servizi di adattamento auto per disabilità chiama il numero verde 800700335 o clicca qui per scoprire la carrozzeria più vicina a te.

Facilitazioni

Agevolazioni fiscali
Il titolare di una patente di guida speciale può usufruire delle agevolazioni fiscali (Esenzione bollo, riduzione IVA al 4% sull’acquisto dell’auto, deducibilità fiscale sui costi di acquisto, rimborsi parziali sui costi di acquisto…) indipendentemente dalla gravità dell’handicap e dalla fruizione dell’indennità di accompagnamento, ma solo ed esclusivamente se i veicoli vengono adattati in funzione della disabilità motoria.
Per poterne usufruire occorre sempre presentare copia della patente di guida speciale, da cui risulti la prescrizione di guida con adattamenti.
L’unica eccezione riguarda i veicoli dotati di solo cambio automatico, per i quali è sufficiente la copia della certificazione medica da cui risulti la prescrizione della Commissione.
Per tutte le informazioni sulle agevolazioni fiscali per persone con disabilità puoi consultare la guida completa dell’Agenzia delle Entrate.

Contrassegno di parcheggio
Si tratta di quel cartellino di colore azzurro da esporre in auto, che facilita la circolazione e la sosta.
Può essere richiesto durante la visita di invalidità oppure, per chi ha già la certificazione di invalidità, tramite apposita visita medica.
Una volta in possesso del certificato medico, bisognerà rivolgersi al Comune di residenza per il rilascio del contrassegno.

Accesso alla ZTL
Le auto munite di contrassegno e che siano in quel momento al servizio delle persone disabili possono transitare nella ZTL e percorrere, se necessario, le corsie preferenziali.
E’ necessario dare preventiva comunicazione delle targhe delle auto che abitualmente vengono usate o che trasportano la persona disabile.