Come si è evoluta la carrozzeria dell’auto
L’evoluzione della carrozzeria delle auto dall’inizio del Novecento ad oggi
Anche se nessuno ci pensa mai, il termine carrozziere è legato a carrozza in quanto originariamente era colui che le riparava e, in certi casi, le guidava.
Fa sorridere, ma è proprio così!
È evidente, quindi, che quando si vuole parlare di carrozzeria, si deve per forza tornare ad un passato piuttosto lontano, non dico alla nascita delle carrozze, ma sicuramente agli inizi del Novecento.
Ti sei mai chiesto di che cosa sono fatte le carrozzerie delle auto che guidiamo?
Partiamo dall’inizio.
Agli albori, precisamente negli anni ’20 del Novecento, la carrozzeria esterna era costituita inizialmente da pannelli di legno, subito abbandonati e sostituiti dai metalli, e precisamente dall’acciaio.
A quei tempi non c’erano ancora trattamenti per le superfici che evitassero il deterioramento, e l’acciaio portò con sé un grande problema: la ruggine.
Ma già dagli anni ’30 si cominciò ad utilizzare un materiale che, oltre a non arrugginire, era molto più leggero, anche se più costoso e meno facile da lavorare: l’alluminio.
Successivamente ci fu chi cercò una via alternativa e più economica, creando dei pannelli in fibra di vetro mescolata a resine, scarti di cotone e altri prodotti sintetici, soluzione ancora utilizzata ai giorni nostri.
Il settore dell’automotive non ha mai smesso di fare ricerca e di innovare:
la continua evoluzione di forme, di design e di materiali è sotto gli occhi di tutti e queste spesso sono le caratteristiche alla base delle nostre scelte quando dobbiamo cambiare macchina, non possiamo negarlo.
I materiali, oltretutto, influenzano in maniera determinante le caratteristiche prestazionali e qualitative di una vettura. Il peso della scocca di un’auto, infatti, incide sulle sue performance, ma anche sui consumi, sulle emissioni e sulla sicurezza.
L’evoluzione dall’inizio del Novecento ad oggi ha portato a soluzioni sempre più leggere, resistenti e che permettono di lavorare su forme estremamente aerodinamiche.
Ad oggi i materiali più utilizzati sono:
- leghe di ferro, ovvero acciaio e varianti: materiale utilizzato per le auto di classe media e bassa, perché più economico
- leghe di alluminio: rispetto all’acciaio, riducono il peso fino al 35% e non subiscono il problema della ruggine; dato il costo maggiore, vengono utilizzate per auto di fascia alta
- materie plastiche e relative leghe: leggere, economiche e spesso utilizzate per paraurti, specchietti, fari, ma anche parti della carrozzeria
- resine termoindurenti come la fibra di carbonio, che abbina leggerezza, resistenza, ridotte emissioni di CO2 ad un prezzo piuttosto elevato, che lo rende un materiale adatto unicamente alle supercar
- vetro, utilizzato per finestrini e parabrezza.
I materiali per la carrozzeria di un’auto vengono scelti sulla base dei costi e delle performance che dovrà raggiungere: è ovvio che una piccola utilitaria rivestita in fibra di carbonio avrebbe decisamente poco senso!
Attualmente il materiale più utilizzato è ancora l’acciaio, per il suo basso costo e per la facilità nella lavorazione.
In ogni caso non possiamo negare che la carrozzeria delle auto, dagli albori ad oggi, di strada ne ha fatta!
Un buon carrozziere dei giorni nostri ha a che fare con un lavoro complesso, per il quale deve formarsi su svariati materiali e innumerevoli attrezzature.
La professionalità deve essere al primo posto nella scala dei valori di un carrozziere per avere la sicurezza di un lavoro fatto ad hoc.
E noi di De Corso Autocarrozzeria ti aspettiamo per offrirti proprio questo: professionalità prima di tutto!
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