duc. nuovo libretto di circolazione. luglio 2021

DUC: cos’è?

Dal 30 giugno è entrato in vigore il DUC, il Documento Unico di Circolazione. Questo sostituisce e unifica il Libretto di Circolazione e il Certificato di proprietà in un unico documento. La digitalizzazione ci viene in soccorso per ottenere un risparmio di burocrazia, documentazione e costi (finalmente!).

Il libretto di circolazione attesta l’idoneità del veicolo alla circolazione e contiene le caratteristiche tecniche principali del veicolo: numero di targa, paese e anno di immatricolazione, telaio, motore, alimentazione, ma anche i dati anagrafici dell’intestatario e se diverso, di colui che usa la vettura.

Il certificato di proprietà, invece, attesta lo stato giuridico del veicolo e non è un documento essenziale alla circolazione. Diventa necessario nel momento in cui viene venduto o rottamato il veicolo. Se smarrito, infatti, va fatta denuncia ma per fortuna dei distratti, dal 2015 è diventato un documento digitale.

Il certificato di Proprietà era di competenza del PRA mentre il libretto era di competenza della Motorizzazione civile ma il passaggio al DUC ha richiesto un ampio periodo di test durante tutto il 2020 in cui si sono riscontrati non pochi problemi.

L’entrata in vigore del Documento Unico, infatti, è stata rinviata già due volte ma il 30 giugno è la data definitiva.

Il DUC, alla vista, è molto simile al vecchio libretto di circolazione ma è disponibile anche in versione digitale per favorire un eventuale passaggio di proprietà che viene fatto con firma elettronica.

Questa novità riguarda auto, moto, rimorchi e veicoli in genere, ad esclusione di minicar e ciclomotori per i quali continueranno ad esserci due documenti distinti.

Cosa deve fare chi ha la documentazione con il vecchio regime?

Nulla! Il libretto di circolazione e il certificato di proprietà emessi prima della data di entrata in vigore del foglio unico di Circolazione avranno validità fino alla loro scadenza. Al momento della vendita del veicolo i passaggi al nuovo documento saranno automatici.

Che risparmio c’è?

C’è una riduzione di costi in quanto si risparmia su produzione, controllo e archiviazione da parte dell’amministrazione, si risparmia in termini di bolli e informazioni ripetute su possessore e dati tecnici del veicolo.

Si stima un risparmio medio di 39€ a veicolo per bolli e pratiche di registrazione al PRA. Un’immatricolazione o un passaggio di proprietà verrebbero a costare 61€ a fronte dei 100€ attuali.

Quali sono gli altri vantaggi?

Il Documento Unico di Circolazione entra in una serie di revisione di norme di semplificazione e aumento della sicurezza. Un esempio su tutti è l’obbligo di riportare sul certificato di revisione i chilometri percorsi e questo significa, ad esempio, che sarà molto più complesso manomettere un contachilometri.

Che fine fanno il PRA e la Motorizzazione civile?

Per adesso restano in essere entrambi gli enti ma il PRA (gestito dall’ACI), che si occupa della registrazione della proprietà di un veicolo, verrà rimpiazzato dall’Agenzia per il Trasporto Stradale che ne farà le veci in tutto e per tutto.

La Motorizzazione, che si occupa del controllo tecnico-amministrativo dei veicoli circolanti in Italia, resta dov’è e conserva le sue mansioni.

A noi di Carrozzeria De Corso questo cambiamento sembra essere positivo, sia per il risparmio in termini economici che per la semplificazione burocratica.

Ci resta solo un dubbio: ad un posto di blocco, non ci chiederanno più “patente e libretto”?